La Signora in Giallo. Omicidio sul ghiaccio by DONALD BAIN & Jessica Fletcher

La Signora in Giallo. Omicidio sul ghiaccio by DONALD BAIN & Jessica Fletcher

autore:DONALD BAIN & Jessica Fletcher [BAIN, DONALD & Fletcher, Jessica]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, General
ISBN: 9788873395478
Google: FQsWy-gvVk0C
editore: Sperling & kupfer
pubblicato: 2012-02-02T02:32:05+00:00


«Non vedo il nome di Alexei», osservai. «Ma se si tratta di un parente lontano, forse un cugino, è abbastanza ovvio che non sia nominato fra i famigliari più stretti di Valery.»

«Già, immagino di no. Sei già stata in camera da letto?»

«No, stavo per andarci. Cerchiamo qualcosa di specifico, Mort?»

«No, vorrei solo sapere qualcosa di più sul suo stile di vita, nel caso Doc non trovasse nulla. Potrebbero volerci settimane, prima di avere i risultati di un referto tossicologico. Non voglio aspettare così tanto.»

«Stai pensando di tenere sigillato l’appartamento fino all’arrivo del referto tossicologico?»

«Non credo di poterlo fare, anche se volessi. La proprietaria, la signora Skow, mi sta già con il fiato sul collo, perché tolga i sigilli per poter riaffittare i locali. E non so che tipo di pressioni ci faranno i federali. Si tratta di un cittadino straniero, anche piuttosto famoso, morto in circostanze sospette. Potrebbero arrivare, sequestrare l’abitazione e portarsi via tutto. Voglio esaminare il più possibile, prima di perdere il controllo della situazione.»

La camera di Alexei era spartana, con pochi mobili, a parte il letto e un cassettone. Sulla carta da parati in stile marinaresco, con piccole imbarcazioni blu che veleggiavano lungo le strisce verticali, non vidi foto appese. Il guardaroba e il cassettone erano stipati del tipico abbigliamento di un ragazzo della sua età, a eccezione di tre tute da pattinaggio elasticizzate a colori vivaci guarnite di lustrini. Gli unici elementi di un certo interesse erano le lettere degli ammiratori ancora chiuse sul comodino e quelle già lette nel cestino della carta. Mort decise di portarle tutte in ufficio insieme con l’album di famiglia.

«Vedi nient’altro che dovremmo prendere?» mi domandò.

«No, non mi pare», risposi. «Quello che mi colpisce è ciò che manca, a dire il vero.»

«Per esempio, signora F.?»

«Non vedo un computer.»

«Sì, è vero. Pensi che qualcuno ci abbia preceduto e se lo sia portato via?»

Mi chinai a guardare sotto la scrivania. «No, non c’è la connessione per Internet. Penso usasse il cellulare per mandare e ricevere messaggi di posta elettronica. Gliene hai trovato uno in tasca?»

«No, ma chiederò ai tecnici nel caso mi sia sfuggito.»

«E dove sono i suoi pattini, Mort?»

«Huh?»

«Abbiamo setacciato tutto l’appartamento, ma non ne ho visto un solo paio. Anzi, a eccezione dei tre costumi nell’armadio e di quell’album, nulla rivela che Alexei fosse una figura di spicco del mondo del pattinaggio artistico. Dove sono i suoi pattini? Gli avevo sentito dire che non li perdeva di vista un istante.»

«Probabilmente sono ancora al palaghiaccio. Immagino abbiano uno spogliatoio.»

«Forse», ammisi. «Possiamo fare un salto più tardi. Ma continuo a chiedermi come mai non ne tenesse almeno un paio qui nell’appartamento.»



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